Il MASE ha avviato il confronto con le regioni per definire il decreto Conto Termico 3.0.
Il Conto Termico è una misura introdotta nel 2016 e gestita dal GSE che eroga incentivi economici a fondo perduto per sostenere l’efficientamento energetico degli edifici e la produzione di energia termica tramite fonti rinnovabili.
Cosa prevede il Conto Termico 3.0
Con la consultazione pubblica chiusa il 10 maggio 2024 sono state raccolte indicazioni degli operatori, a seguito delle quali, il 13 dicembre 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato il confronto con le regioni per l’approvazione definitiva del decreto Conto Termico 3.0.
La bozza del decreto ministeriale rende più agevole l’accesso al meccanismo, ampliando la platea dei beneficiari, la tipologia di interventi agevolabili e le spese ammissibili.
Queste sono le novità rispetto al Conto Termico 2.0:
- Accesso all’incentivo anche per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo;
- Equiparazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche;
- Revisione dei massimali di spesa specifici e assoluti per tenere conto dell’evoluzione dei prezzi di mercato;
- Estensione anche agli edifici non residenziali privati degli interventi di efficienza energetica (che oggi riguardano solo le PA);
- Incentivi all’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo e la realizzazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con impianto a pompe di calore elettriche;
- Innalzamento dell’incentivo al 100% delle spese ammissibili per gli interventi realizzati su edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15.000 abitanti, per interventi sugli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale.
Lo schema del decreto
Secondo quanto riportato sopra, i beneficiari del Conto Termico 3.0 saranno: le amministrazioni pubbliche, i soggetti privati, gli enti del terzo settore, le configurazioni di autoconsumo collettivo e le CER.
Le amministrazioni pubbliche possono realizzare tutti gli interventi ammessi al beneficio dal Conto termico 3.0. I soggetti privati, inclusi gli enti del terzo settore, possono realizzare: in ambito civile residenziale, solo interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza descritti nel seguito; in ambito civile non residenziale, tutti gli interventi ammessi al beneficio dal Conto Termico 3.0. Per i soggetti privati, la definizione del settore in cui viene realizzato l’intervento avviene sulla base della categoria catastale dell’immobile oggetto di intervento.
È possibile accedere agli incentivi direttamente oppure tramite le ESCo per interventi superiori a una determinata dimensione.
Interventi incentivabili
Per quanto riguarda l’incremento dell’efficienza energetica, sono incentivabili i seguenti interventi:
- Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
- Trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero”;
- Sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione;
- Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici, compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
- Installazione di elementi infrastrutturali per la ricarica privata di veicoli elettrici, anche aperta al pubblico, presso l’edificio e le relative pertinenze, a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche;
- Installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze, a condizione che l’intervento sia realizzato congiuntamente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore elettriche.
Sono incentivabili i seguenti interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza in edifici esistenti dotati di impianto di climatizzazione:
- Sostituzioni di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
- Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o a integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale;
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento alimentati da fonti rinnovabili;
- Sostituzione o sostituzione funzionale di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti unità di microcogenerazione alimentati da fonti rinnovabili.
Accesso all’incentivo
In generale, è previsto l’accesso diretto all’incentivo: entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento, si trasmette al GSE la richiesta di accesso agli incentivi. Non sono ammissibili gli interventi per i quali l’avvio dei lavori è antecedente alla data di entrata in vigore del decreto Conto Termico 3.0. Per le pubbliche amministrazioni è prevista la possibilità di accedere agli incentivi anche mediante prenotazione.
Nel caso in cui il soggetto ammesso sia un’impresa, l’incentivo deve comportare:
- In caso di ristrutturazione di edifici esistenti, miglioramenti delle prestazioni energetiche che determinino una riduzione della domanda di energia primaria di almeno il 20% rispetto alla situazione precedente all’investimento oppure, se il miglioramento si iscrive in una ristrutturazione in più fasi, una riduzione della domanda di energia primaria di almeno il 30% rispetto alla situazione precedente all’investimento, su un periodo di cinque anni.
- Nel caso di misure di ristrutturazione concernenti l’installazione o la sostituzione di un solo tipo di elementi edilizi, una riduzione della domanda di energia primaria di almeno il 10% rispetto alla situazione precedente all’investimento.
Requisiti per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo
Per l’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo si prevedono i seguenti requisiti:
- L’impianto fotovoltaico deve essere realizzato in assetto di autoconsumo, ovvero in regime di concessione parziale;
- La potenza dell’impianto deve essere compresa tra 2 kW e 1 MW e connessa alle dimensioni della pompa di calore elettrica a cui è abbinato;
- I moduli fotovoltaici e gli inverter costituenti l’impianto devono essere esclusivamente di nuova costruzione, dotati di marcatura CE in conformità alla Direttiva 2014/35/UE e aventi tolleranza solo positiva, resistenza al carico minima pari a 5.400 Pa, coefficiente di perdita di potenza con la temperatura non inferiore a -0,37 %/°C e garanzia di prodotto pari ad almeno 10 anni;
- I moduli degli impianti fotovoltaici dispongono di garanzia di rendimento minimo pari almeno al 90% dopo i primi 10 anni di vita. Gli inverter dispongono di garanzia di rendimento europeo pari ad almeno il 97%.
L’incentivo è calcolato nel limite del 30% di un costo massimo ammissibile pari a 1.500 €/kW per l’installazione dell’impianto fotovoltaico e a 1.000 €/kWh per l’installazione del sistema di accumulo.
Erogazione dell’incentivo
Nel caso in cui l’ammontare totale dell’incentivo non sia superiore a 15.000 € o per le pubbliche amministrazioni che optino per la procedura ad accesso diretto, il GSE lo corrisponde in un’unica rata, negli altri casi la durata dell’incentivo varia dai due ai cinque anni a seconda dell’intervento.
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