Il testo del disegno di legge di Bilancio 2025, che è arrivato alla Camera, contiene tutte le specifiche sui bonus edilizi che saranno disponibili nei prossimi anni. Rispetto a quanto specificato in un precedente articolo, è prevista una proroga dei bonus edilizi in scadenza, ma con un taglio consistente delle aliquote agevolative.
Bonus Ristrutturazioni
Per quanto riguarda il bonus IRPEF ristrutturazioni, sarà prevista una doppia percentuale agevolativa, a seconda che si tratti della prima casa o di altre unità immobiliari. Per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 l’aliquota è unica e pari al 50% per tutte le unità immobiliari su una spesa massima di 96.000 €. Nel 2025 invece, l’aliquota è pari al 50% solo per i proprietari che adibiscono l’unità immobiliare ad abitazione principale, altrimenti è del 36%. Nel 2026 e 2027 scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per le abitazioni non principali.
Ecobonus e Sismabonus
Anche Ecobonus e Sismabonus sembrano essere confermati per il triennio 2025-2027, ma con un taglio alle aliquote agevolative. Attualmente, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, a seconda degli interventi, l’Ecobonus può arrivare al 75%, mentre il Sismabonus all’85%. Nei prossimi tre anni invece l’aliquota prevista sarà del 50% sulla prima casa e del 36% sulle altre per il 2025 e del 36% e 30% nel 2026 e 2027.
Superbonus
Il 2025 sarà l’ultimo anno in cui si potrà usufruire del Superbonus, che avrà un’aliquota agevolativa pari al 65%. Ristretto anche il campo di applicazione dell’agevolazione in quanto il Superbonus spetta esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti:
- Presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono diversi da quelli effettuati nei condomini;
- Adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la CILA, se gli interventi sono effettuati dai condomini;
- Presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
È prevista inoltre la possibilità di ripartire il superbonus in dieci anni, anziché in quattro, per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2023.
Bonus Mobili
Il bonus mobili è prorogato per tutto il prossimo anno: come per il 2024, per le spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici legati agli interventi di ristrutturazione edilizia, la detrazione sarà pari al 50% e il massimale di spesa su cui calcolare la detrazione rimane 5.000 €. Lo sconto fiscale spetterà solo se collegato a interventi di ristrutturazione iniziati nel 2024.
Bonus barriere architettoniche
Nel 2025 si potrà usufruire del bonus 75% per l’abbattimento o l’eliminazione delle barriere architettoniche, detrazione che spetta agli interventi aventi per oggetto: scale, rampe, ascensori, servo-scala, piattaforme elevatrici.
Bonus verde
Il bonus verde non è stato confermato e, salvo modifiche, terminerà il 31 dicembre 2024.
Limiti di reddito
Per tutti i bonus edilizi sono previsti tetti alle detrazioni in caso di reddito superiore a 75.000 €. L’ammontare detraibile sarà pari a: 14.000 € in caso di reddito superiore a 75.000 € e a 8.000 € in caso di reddito superiore a 100.000 €. L’importo massimo detraibile si calcola applicando il seguente coefficiente: 0,5 senza figli a carico, 0,7 con un figlio a carico, 0,85 con due figli a carico e 1 con più di due figli a carico oppure un figlio con disabilità accertata.
Un piccolo approfondimento sulle caldaie
Oltre a quanto detto finora sui bonus edilizi, va ricordato che la Commissione Europea ha pubblicato un documento che chiarisce come recepire correttamente la direttiva in tema di caldaie. Infatti, dal primo gennaio 2025 non si potrà più incentivare l’acquisto, l’installazione e la messa in funzione di caldaie autonome alimentate a gas o altri combustibili fossili.
Ma cosa si intende per autonome? Per “autonome” si intendono le caldaie che lavorano senza l’apporto di un altro generatore di calore che impiega una quota considerevole di energia rinnovabile. Sarà ancora possibile, invece, incentivare i sistemi ibridi, ma l’energia rinnovabile deve essere utilizzata per l’intero sistema.