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Il 19 aprile 2023 il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha emanato un nuovo decreto che illustra le direttive relative alla misura “Parco Agrisolare” (in programma nel PNRR), oggetto di un nuovo bando. Questo provvedimento prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare sui tetti e le coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.

Il testo del Decreto è stato approvato dalla Commissione Europea ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dopo alcuni mesi di attesa il 21 luglio 2023 è stato pubblicato il bando ufficiale, nel quale si trovano ulteriori dettagli sulla misura.

 

Un’informazione che si aspettava da tempo riguarda le tempistiche, finalmente chiarite nel bando recentemente pubblicato:

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile a partire dalle ore 12:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 12 ottobre 2023.

 

Facciamo chiarezza sul contenuto del decreto rispondendo alle seguenti domande:

  • Chi sono i destinatari dei fondi?
  • Quali sono le spese ammissibili?
  • Come sono ripartite le risorse?
  • Qual è l’intensità di aiuto del contributo?
  • Qual è l’iter per l’ammissione alle agevolazioni?

 

NB: Il Soggetto attuatore dell’intera misura è il Gestore Servizi Energetici (GSE).

 

 

Bando Agrivoltaico 2023

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Chi sono i destinatari dei fondi?

 

I soggetti beneficiari delle risorse messe a disposizione attraverso il bando sono:

  • Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • Imprese agroindustriali con Codice Ateco prevalente (indicati con prossimo provvedimento);
  • Cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio

 

I destinatari indicati potranno costituirsi anche in forma aggregata, ad esempio, in associazioni temporanee di imprese, raggruppamenti temporanei d’impresa, reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili.

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume d’affari annuo inferiore a 7.000,00€.

Ci sono, inoltre, una serie di altri requisiti da considerare per poter fare domanda. I beneficiari, alla data di presentazione della domanda devono essere regolarmente costituiti e iscritti come attivi nel registro delle imprese, essere in regola con il DURC, non essere soggetti a sanzione interdittiva o altra sanzione e non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà.

 

Quali sono le spese ammissibili?

 

 

Impianti fotovoltaici:

Sono soggetti a finanziamento i progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, inclusi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica.

 

Gli interventi devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1 MWp, da realizzare sui tetti e le coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale.

Per la realizzazione di impianti fotovoltaici sono considerate ammissibili le seguenti spese:

  • Acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter software di gestione, ulteriori componenti di impianto;
  • Sistemi di accumulo;
  • Fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
  • Costi di connessione alla rete.

 

Il limite massimo per l’installazione dei pannelli fotovoltaici è pari ad €1.500/kWp, incrementabile a ulteriori €1.000/kWh ove siano installati anche sistemi di accumulo. In ogni caso, la spesa massima assimilabile per i sistemi di accumulo non può eccedere €100.000,00.

Qualora siano installati dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a €30.000,00.

 

Sono inoltre ammissibili, se prestate da soggetti esterni all’impresa:

  • Spese di progettazione, asseverazioni e altre spese professionali richieste dal tipo di lavori;
  • Spese relative all’elaborazione e presentazione della domanda, direzione lavori e collaudi.

 

 

Altri interventi di riqualificazione:

In concomitanza, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica:

  • rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti (e, se del caso, dell’eternit): svolto unicamente da ditte specializzate;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aerazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; in ogni caso, il sistema di aerazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria

 

Per la realizzazione di questi interventi sono ammesse le seguenti spese:

  • Demolizione e ricostruzione delle coperture e fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi, ammissibili fino ad un limite massimo di euro 700/kWp.

 

Anche in questo caso, come per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, sono ammissibili se prestate da soggetti esterni all’impresa:

  • spese di progettazione, asseverazioni e altre spese professionali richieste dal tipo di lavori;
  • spese relative all’elaborazione e presentazione della domanda, direzione lavori e collaudi.

 

 

In tutti i casi, invece, non sono ammissibili i seguenti costi (a titolo meramente esplicativo, non esaustivo):

  • acquisto di beni usati;
  • acquisto di beni in leasing;
  • acquisto di dispositivi per l’accumulo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici già esistenti;
  • lavori in economia;
  • pagamenti effettuati cumulativamente, in contanti e in compensazione;
  • spese effettuate o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o di collegamento.

 

 

Interventi non agevolabili

Non rientrano nelle agevolazioni quegli interventi che prevedano attività su strutture e manufatti connessi:

  • ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle;
  • alle attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento;
  • alle attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico;
  • alle attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all’ambiente.

Come sono ripartite le risorse?

 

Le risorse residue sono così ripartite:

  • alle imprese del settore della produzione agricola primaria con l’obiettivo di soddisfare il proprio autoconsumo, una quota pari a 693.031.470,19 euro;
  • alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli, per un importo pari a 150 milioni di euro;
  • alle imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, per un importo pari a 75 milioni di euro;
  • alle imprese del settore della produzione agricola primaria, senza il vincolo dell’autoconsumo, per un importo pari a 75 milioni di euro.
sistemi accumulo impianto fotovoltaico

Qual è l’intensità di aiuto del contributo?

 

Agli interventi realizzati è riconosciuto un contributo in conto capitale con le seguenti intensità di aiuto:

  • Per le aziende agricole di produzione primaria, se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, un incentivo in conto capitale dell’80% della spesa massima ammessa

 

  • Per le aziende agricole di produzione primaria, se l’obiettivo è quello di produrre più energia rispetto a quella media necessaria per l’autoconsumo, un incentivo in conto capitale per l’intero progetto (compreso la quota parte adibita all’autoconsumo):
    • fisso del 30% della spesa massima ammessa;
    • aggiuntivo del 20% per le piccole imprese;
    • aggiuntivo del 10% per le medie imprese;
    • maggiorato del 15% per le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna

 

  • Per le aziende di trasformazione di prodotti agricoli, un incentivo in conto capitale dell’80% della spesa massima ammessa;

 

  • Per le aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014, un incentivo in conto capitale:
    • fisso del 30% della spesa massima ammessa;
    • aggiuntivo del 20% per le piccole imprese;
    • aggiuntivo del 10% per le medie imprese;
    • maggiorato del 15% per le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna (Vedasi in tal senso l’Allegato A al Decreto, Tabella 3, qui di seguito riportata);

 

Gli interventi devono essere iniziati dopo la presentazione della domanda e realizzati entro 18 mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari.

 

Qual è l’iter per l’ammissione alle agevolazioni?

 

Le istanze di ammissione al contributo potranno essere presentate solo telematicamente attraverso il portale del GSE. L’invio potrà essere effettuato personalmente dagli interessati, ovvero per il tramite dei CAA (Centri Assistenza Agricola) o di professionisti abilitati. 

 

 

Conclusioni sul Bando Parco Agrisolare 2023

 

Prossimamente sarà possibile fare domanda per ottenere i contributi previsti dalla misura Parco Agrisolare 2023 per la realizzazione di impianti fotovoltaici e altri interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica delle aziende agricole. In attesa di conoscere le tempistiche per la presentazione delle domande, attraverso questa guida abbiamo fatto chiarezza sui dettagli relativi ai beneficiari, alle agevolazioni e alle modalità di accesso al bando. 

Approfitta degli aiuti del bando Agrisolare 2023 e affidati a Veneco per un servizio di qualità!

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