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Introduzione:

Il 2 marzo, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto legge 39, contenente disposizioni cruciali per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Al suo interno, all’articolo 38, emerge il tanto atteso Piano Transizione 5.0, un incentivo mirato a promuovere la transizione digitale e green delle imprese italiane.

 

Continua a leggere l’articolo per approfondire: 

  • I dettagli del piano
  • Base di calcolo del credito 
  • Modalità di fruizione e monitoraggio
  • Clausole e scadenze amministrative
  • Piano transizione 5.0: conclusioni

I Dettagli del Piano:

Il cuore del Piano Transizione 5.0 consiste nell’ incoraggiare le imprese italiane a investire in interventi di ristrutturazione e innovazione nel periodo 2024-2025, mirando a conseguire significative riduzioni dei consumi energetici.

Incentivi Fiscali:

Le imprese che aderiscono al piano possono beneficiare di crediti d’imposta. In particolare, è riconosciuto un credito del 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 15% per investimenti da 2,5 a 10 milioni e del 5% per investimenti superiori a 10 milioni fino al limite massimo di 50 milioni per anno, per impresa beneficiaria.

Focus sugli Investimenti Verdi:

Gli investimenti green sono particolarmente incentivati, con una spiccata attenzione agli impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Si fa eccezione per le biomasse, mentre sono inclusi gli impianti di stoccaggio dell’energia prodotta.

Requisiti per gli Impianti Fotovoltaici:

Il decreto specifica rigorose condizioni per gli impianti fotovoltaici, richiedendo moduli prodotti nell’Unione Europea con determinati standard di efficienza. I benefici si estendono anche ai moduli con tecnologie avanzate, quali celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem.

Base di Calcolo del Credito:

Gli investimenti in impianti con efficienza di cella specifica concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta, con percentuali che possono superare il costo effettivo degli investimenti.

L’agevolazione attraverso il Credito di Imposta Transizione 5.0 è incentrata sulla riduzione dei consumi energetici a livello di stabilimento o di processo produttivo. Il calcolo del credito d’imposta avviene in base a percentuali variabili, suddivise in scaglioni, che dipendono dalla quantità di riduzione dei consumi ottenuta attraverso gli investimenti. Qui di seguito sono esplicitate le percentuali per ciascun scaglione, sia per la riduzione dei consumi a livello di stabilimento che a livello di processo produttivo.

 

Riduzione dei consumi a livello di stabilimento:Tra il 3% e il 6%: 35%

  • Tra il 6% e il 10%: 40%
  • Oltre il 10%: 45%

Riduzione dei consumi a livello di processo produttivo (in alternativa):

  • Tra il 5% e il 10%: 35%
  • Tra il 10% e il 15%: 40%
  • Oltre il 15%: 45%

Scaglioni di investimento:

  • Fino a 2,5 milioni:
    • Riduzione dei consumi a livello di stabilimento:
    • 35%
    • Riduzione dei consumi a livello di processo produttivo:
    • 35%
  • Da 2,5 milioni a 10 milioni:
    • Riduzione dei consumi a livello di stabilimento:
    • 15%
    • Riduzione dei consumi a livello di processo produttivo:
    • 20%
  • Da 10 milioni a 50 milioni:
    • Riduzione dei consumi a livello di stabilimento:
    • 5%
    • Riduzione dei consumi a livello di processo produttivo:
    • 10%

Queste percentuali rappresentano l’aliquota del Credito di Imposta che le imprese possono beneficiare in base agli scaglioni di investimento e alla riduzione dei consumi ottenuta. Ad esempio, se un’impresa investe tra 2,5 milioni e 10 milioni di euro e ottiene una riduzione dei consumi a livello di stabilimento compresa tra il 3% e il 6%, il credito d’imposta sarà del 15%.

Ricordiamo che per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni è preso in considerazione.

Questi incentivi sono progettati per premiare le imprese che implementano soluzioni innovative e sostenibili, incoraggiando la riduzione dei consumi energetici e promuovendo la transizione verso modelli produttivi più efficienti dal punto di vista energetico.

Green future

Modalità di Fruizione e Monitoraggio:

Il Piano Transizione 5.0 dispone di risorse significative pari a 6,3 miliardi di euro, sommate ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio. Queste risorse saranno distribuite nel biennio 2024-2025, offrendo un forte supporto alle imprese che decidono di abbracciare la sostenibilità e l’innovazione.

I crediti d’imposta saranno proporzionali alla spesa sostenuta e fruibili esclusivamente in compensazione tramite F24, presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Le imprese dovranno presentare una documentazione telematica basata su un modello fornito dal GSE.

Clausole e Scadenze Amministrative:

Il decreto sottolinea la necessità di rispettare le condizioni e le scadenze previste per accedere agli incentivi. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy emetterà il decreto attuativo entro 30 giorni dall’entrata in vigore, e il Parlamento avrà 60 giorni per convertire il decreto legge in legge.

Conclusioni:

Il  Piano Transizione 5.0 rappresenta un passo significativo verso un’economia più sostenibile e tecnologicamente avanzata. Le imprese italiane sono chiamate a cogliere questa opportunità, adottando soluzioni innovative e sostenibili per contribuire al progresso del Paese e al benessere del pianeta.

I benefici per le aziende che sceglieranno di abbracciare la Transizione 5.0 sono molteplici: maggiore competitività sul mercato, creazione di nuovi posti di lavoro, miglioramento della qualità del lavoro e tutela dell’ambiente.

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