La Commissione europea fornisce sostegno ai paesi dell’Unione per l’attuazione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD).
La direttiva avvia il settore dell’edilizia verso la piena decarbonizzazione entro il 2050 e lo fa attraverso una serie di misure che vanno dagli standard di prestazione energetica a migliori strumenti di informazione per un finanziamento efficace, concentrandosi specificatamente sull’avvio della ristrutturazione degli edifici.
I contributi
La sua effettiva attuazione contribuirà a:
– Rafforzare l’indipendenza energetica;
– Ridurre le bollette energetiche;
– Limitare il fabbisogno di nuovi investimenti nella rete attraverso edifici più efficienti e autoproduttivi.
Sarà anche utile all’UE per raggiungere l’obiettivo di efficienza energetica per ridurre il consumo energetico dell’11,7% entro il 2030 e spingerà la diffusione delle energie rinnovabili negli edifici.
Inoltre, dovrebbe permettere la creazione di un contesto stabile per le decisioni di investimento e rendere più competitive l’industria delle costruzioni e le imprese di tecnologie pulite.
Struttura del decreto
Questo pacchetto è composto da regolamenti pratici perché i paesi dell’UE hanno intenzione di recepire la normativa nel diritto nazionale entro maggio 2026.
La pubblicazione avviene in concomitanza con la prima riunione del nuovo comitato consultivo per gli alloggi, un gruppo di esperti che avrà il compito di esaminare la questione più ampia dell’abbassamento delle bollette energetiche e della maggiore sostenibilità e accessibilità economica degli alloggi.
Sulla base delle modifiche apportate alla direttiva nell’ambito del Green Deal europeo, il pacchetto comprende le seguenti misure di attuazione:
- Regolamento delegato che rivede il quadro metodologico per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi: questo fornisce ai paesi UE il quadro per stabilire requisiti di prestazione energetica che siano efficaci sotto il profilo dei costi per i proprietari di edifici, sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti, tenendo conto delle specificità nazionali, tra cui le caratteristiche del parco immobiliare locale e le condizioni climatiche. Questo regolamento è anche accompagnato da orientamenti che forniscono informazioni supplementari sull’argomento.
- Regolamento di esecuzione che istituisce modelli comuni per il trasferimento di informazioni dalle banche dati nazionali all’Osservatorio del parco immobiliare dell’UE: questo garantirà che l’Osservatorio del parco immobiliare dell’UE riceva dati comparabili e di alta qualità, fornendo così una solida base di dati per valutare i progressi nel settore edilizio in tutta l’UE.
- Documento di orientamento: presenta 13 allegati dedicati a temi specifici per esaminare più da vicino le disposizioni nuove e sostanzialmente modificate della direttiva rifusa e fornisce orientamenti interpretativi e pratici in risposta alle domande sollevate dai paesi dell’UE.
La situazione europea
Secondo il commissario per l’Energia e l’edilizia abitativa, Dan Jørgensen, negli edifici avviene più della metà del consumo di gas europeo, incidendo per circa il 40% nel consumo di energia e nelle emissioni. Una casa con maggiore efficienza abbassa i costi e migliora la qualità della vita.
I dati Eurostat del 2023 mostrano che l’85% degli edifici dell’UE è stato costruito prima del 2000 e il 75% presenta una scarsa prestazione energetica.
Questa direttiva è entrata in vigore il 28 maggio 2024 e dovrà essere recepita nella legislazione nazionale entro il 29 maggio 2026.
Maggiori informazioni sono disponibili ai seguenti link: