Oggi si celebra la Giornata Mondiale delle Api, un’importante ricorrenza istituita dall’ONU nel 2017 per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questi preziosi impollinatori.
Le api sono fondamentali per la nostra sopravvivenza, ma il rapporto dell’IPBES del 2016 ha evidenziato come un numero crescente di specie di impollinatori stia rischiando l’estinzione a causa di pressioni antropiche come:
- Distruzione e frammentazione degli habitat;
- Inquinamento, specialmente da pesticidi;
- Cambiamenti climatici;
- Diffusione di specie invasive, parassiti e patogeni.
L’impatto sull’uomo
L’impatto di questa crisi è già visibile: secondo uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives, la riduzione dell’impollinazione contribuisce a circa 500.000 morti premature all’anno a causa della diminuzione di frutta, verdura e frutta secca nella dieta umana. Questo porta all’aumento di malattie croniche come diabete, tumori e patologie cardiovascolari.
Altri dati importanti
In Europa, l’80% delle 264 specie coltivate dipende dagli impollinatori. Il valore economico dell’impollinazione supera di gran lunga quello diretto dell’apicoltura (come la produzione di miele).
In Italia, nel 2019, le regioni più colpite da morie di api dovute a principi attivi tossici sono state il Veneto (19 casi), il Trentino-Alto Adige (14), il Friuli-Venezia Giulia (11), seguite da Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria e Campania.
La protezione degli impollinatori non è solo una questione ambientale, ma anche di salute pubblica ed economica. In questa giornata, riflettiamo sull’importanza delle api e su come le nostre azioni quotidiane possano contribuire alla loro conservazione.
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