La Legge di Bilancio ha introdotto importanti novità sul Piano Transizione 5.0, sia per quanto riguarda i soggetti beneficiari che le percentuali del credito d’imposta e le agevolazioni con cui è possibile cumularlo. L’obiettivo della Transizione 5.0 è quello di sostenere il processo di transizione digitale ed ecologica delle imprese.

Il credito d’imposta spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva pari ad almeno il 3%.

Soggetti beneficiari

Una delle novità introdotte riguarda i soggetti beneficiari: anche le Società di Servizi Energetici (ESCo) possono presentare domanda, ma devono essere certificate da un organismo accreditato per i progetti di innovazione effettuati presso l’azienda cliente.

Percentuali credito d’imposta

Per quanto riguarda invece la misura del credito d’imposta, sono ora previste due sole percentuali:

  • 35% del costo fino a 10 milioni di euro di investimento, aumentata al 40% con una riduzione dei consumi superiore al 6% e al 45% con una riduzione superiore al 10%.
  • 5% del costo per investimenti tra 10 e 50 milioni di euro, aumentata al 10% con una riduzione dei consumi superiore al 6% e al 10% con una riduzione superiore al 10%.

Anche per quanto riguarda il fotovoltaico sono cambiate le percentuali; il credito d’imposta applicabile risulterà quindi pari al:

  • 130% per i pannelli di tipo A (con efficienza uguale o maggiore a 21.5%, prodotti in UE);
  • 140% per i pannelli di tipo B (con efficienza uguale o maggiore a 23.5%, prodotti in UE);
  • 150% per i pannelli di tipo C (con efficienza uguale o maggiore a 24.5%, prodotti in UE).

Altre modifiche

Dopo le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio, un ulteriore intervento è arrivato con l’emendamento approvato dal Senato in sede di conversione del Decreto Milleproroghe: sono ora agevolabili anche gli investimenti effettuati prima della comunicazione preventiva, purché avviati a partire dal primo gennaio 2024.

Presentazione delle domande

Rimane invariata la modalità di presentazione delle domande: i soggetti interessati devono inviare una richiesta telematica utilizzando il modello messo a disposizione dal GSE. Ricordiamo che il credito d’imposta sarà soggetto alla presentazione di certificazione ex ante ex post che certifichino rispettivamente la riduzione dei consumi energetici conseguibile e l’effettiva riduzione degli stessi.

La procedura per accedere al credito d’imposta prevede tre comunicazioni:

  1. La comunicazione preventiva (con allegata certificazione ex ante)

Entro 5 giorni il GSE comunica all’impresa l’importo del credito d’imposta prenotato.

  1. Entro 30 giorni l’impresa deve trasmettere una comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento pari almeno al 20% del costo di acquisizione.

Entro 5 giorni il GSE convalida la comunicazione di avanzamento.

  1. La comunicazione di completamento del progetto di innovazione (con allegata comunicazione ex post), che dovrà essere inoltrata entro e non oltre il 28 febbraio 2026.

Entro 10 giorni il GSE comunica all’impresa beneficiaria il credito d’imposta utilizzabile in compensazione.

Tutte le comunicazioni devono essere inviate tramite il portale Transizione 5.0 sul sito del GSE.

Nel caso di investimenti già conclusi, l’impresa deve procedere con la prenotazione del credito mediante la comunicazione ex ante, specificando che l’intervento è già stato completato. Se la prenotazione è confermata dal GSE, l’impresa può trasmettere direttamente la comunicazione ex post (non sarà quindi necessaria la comunicazione 2 di cui sopra).

Tutte le informazioni sul Piano Transizione 5.0 sono disponibili qui.

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